Milan, il Fondo Elliott non ha accompagnato i rossoneri davanti al tribunale dell’Uefa. Paul Singer si è limitato a mandare una lettera ma due esponenti dovevano accompagnare Fassone.
L’edizione odierna di Tuttosport svela un retroscena sull’ultimo incontro tra il Milan e l’Uefa. Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese, gli emissari rossoneri si sarebbero dovuti presentare a Nyon accompagnati da due testimoni del Fondo Elliott che però, per motivi non noti, avrebbero disertato l’incontro togliendo di fatto un sostanzioso vantaggio a Marco Fassone, costretto a contrattare senza essere supportato dai fatti e dalle prove concrete. Probabilmente anche l’assenza di esponenti della società di Paul Singer avrà alimentato i dubbi sul futuro rossonero.
Milan, il Fondo Elliott non si è presentato a Nyon
Il Fondo Elliott si sarebbe limitato dunque a inviare una lettera a dimostrazione del proprio impegno al fianco del club rossonero. L’impressione è che, fiutata la crisi di Yonghong Li, Paul Singer e i suoi non siano intenzionati a rendergli la vita facile così da poter trattare in prima persona la cessione del club ottenendo non solo il rifinanziamento del debito ma anche un guadagno che vada oltre gli interessi da applicare al prestito.
Lo spettro del Fondo Elliott alle spalle della mancata cessione del Milan?
Proprio per questo motivo i più maliziosi vedono nella mancata cessione del Milan da parte di Yonghong Li proprio lo spettro del Fondo Elliott che potrebbe aver dettato delle condizioni non proprio convenienti che potrebbero aver spinto il presidente del Milan a temporeggiare.